Il dibattito sul 2 per cento

Spese militari, prima di discutere dell’aumento meglio tagliare gli sprechi

  • L’incremento della spesa militare fino al 2 per cento del Pil (Prodotto interno lordo) di per sé non è garanzia di maggiore sicurezza per l’Europa dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
  • C’è il rischio che gli aumenti alimentino la frammentazione attuale dell’organizzazione delle forze europee suddivise in 27 eserciti, 23 forze aeree e 21 forze navali. Senza cambiare questo contesto di rifermento la possibilità di sprechi è notevole.
  • Da trent’anni si parla della costituzione di un unico strumento continentale di difesa, ma il progetto cozza con enormi interessi costituiti e con l’irrisolto tema dei rapporti con la Nato a guida statunitense.

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