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Spie cinesi e russe infiltrate nelle basi Nato italiane

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Uno scienziato estone è stato condannato a tre anni con l'accusa fare spionaggio per la Cina. Nel 2018, infatti, era stato reclutato dall'intelligence militare cinese, periodo che coincide con la sua assegnazione alla base Nato di La Spezia. Un caso analogo si verificò nel 2019, quando fu l'intelligence russa a mettersi in contatto con un ufficiale francese assegnato alla base Nato di Napoli 

  • L'Estonia ha condannato a tre anni uno scienziato con l'accusa di svolgere attività di spionaggio per la Cina. I fatti risalgono al 2018, quando lo studioso viene assegnato alla base Nato di La Spezia, in Liguria. Contemporaneamente, viene reclutato dall'intelligence militare cinese per avere informazioni in cambio di viaggi in Asia e soldi.
  • Nel 2019, un altro caso, ha riguardato un ufficiale francese assegnato alla base di Napoli e contattato da un gruppo d'intelligence russa. L'Italia da l'allarme alla Francia, e proprio mentre l'ufficiale si trova in vacanza con la famiglia, viene arrestato.
  • Che i russi tentino di infiltrarsi nell'Alleanza atlantica italiana non è un fatto nuovo, ma il caso dello scienziato estone, e quindi il tentativo fatto anche dalla Cina, è inedito e pone fine del basso profilo tenuto finora da Pechino in Europa.

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