Dal Leoncavallo al centro sociale torinese l’esecutivo dimostra di avere una volontà ben precisa: criminalizzare le forme di partecipazione dal basso. In cima alla lista del Viminale c’è lo stabile dell’Esquilino. Una casa per 400 persone, 5mila metri quadrati di attività sociali. E che papa Leone XIV ha accolto durante il giubileo dei Movimenti. Ma che Piantedosi vuole chiudere insieme a CasaPound
Il primo a esultare per lo sgombero dell’Askatasuna è stato il ministro dell’Interno Piantedosi, rivendicando la paternità di un’operazione che ha spezzato il percorso verso il riconoscimento del centro sociale a bene comune. «Penso che il sindaco sia stato minacciato», ha detto il deputato di Alleanza verdi sinistra, Marco Grimaldi a Domani. Di certo, come già successo a ridosso di Ferragosto con il Leoncavallo, l’esecutivo ha dimostrato di non tenere conto dei percorsi cittadini. E che in cima


