il saggio di napoleone colajanni

Lo stato “dialogava” con la mafia già prima dell’Unità d’Italia

  • "Nel regno della mafia” è un libro di Napoleone Colajanni, un garibaldino siciliano, poi “agitatore politico” e poi ancora il deputato repubblicano che con le sue denunce ha scoperchiato le vergogne della Banca romana.
  • Nel volume si cita l’atto di accusa di Diego Tajani che da procuratore generale presso la Corte di appello di Palermo aveva incriminato il questore Giuseppe Albanese in un'inchiesta su un “dialogo” che aveva avuto a partire dal 1871 con i capicosca di Monreale.

  • Le ultime righe sono fulminanti: «Per combattere e distruggere il regno della mafia è necessario, è indispensabile che il governo italiano cessi di essere il re della mafia».

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