Un giovane di 22 anni, migrante originario della Guinea, è stato ritrovato impiccato nel centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria, a Roma. Il corpo senza vita del giovane è stato rinvenuto all’alba, poco prima delle 5 dai suoi compagni, che hanno cercato di soccorrerlo, tagliando il lenzuolo a cui era appeso.

Inutili si sono rivelate anche le operazioni per rianimarlo: il 22enne è stato portato in infermeria e il medico – arrivato sul posto – ha potuto solo constatare il decesso. In un biglietto il giovane ha scritto il suo ultimo desiderio: «Voglio che il mio corpo fosse portato in Africa».

Ponte galeria, scoppia la protesta

La notizia ha provocato la rabbia degli ospiti del centro, che hanno dato vita a delle proteste nel primo pomeriggio. Una vera e propria rivolta. Secondo quanto riportato dall’Ansa, alcuni manifestanti hanno lanciato tirare delle pietre contro il personale, cercando di forzare delle grate della struttura e di dare alle fiamme un’auto della polizia. Gli agenti hanno reagito alle violenze con un lancio di lacrimogeni per provare a riportare la situazione sotto controllo.

Il deputato di +Europa, Riccardo Magi, ha lanciato l’appello al governo: «Venga a vedere, qua ci sono condizioni inumane». «Ora – ha aggiunto il parlamentare – c'è una fase di protesta molto forte. I detenuti ci hanno parlato delle condizioni infernali che si vivono in questo centro, da un punto di vista sanitario, d'igiene e di alimentazione. Molti compiono atti di autolesionismo». 

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