La speaker della Camera americana Nancy Pelosi è atterrata a Singapore la mattina di lunedì alle 4.30 (ora locale) alla guida di una delegazione formata da cinque rappresentanti democratici. Ma è sulle sue prossime tappe che si concentra l’attenzione del mondo, visto che la Cnn ha rivelato che dovrebbe fare scalo a Taiwan per una notte, forse già martedì. Per la Cina sarebbe «una grave interferenza», come ha fatto sapere il ministero degli Esteri. Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, parlando con la Cnn ha ribattuto dicendo: «Non siamo intimiditi dalla retorica della Cina».

Intanto a Singapore Pelosi ha incontrato la leadership locale: la presidente, Halimah Yacob, il primo ministro, Lee Hsien Loong, il ministro degli Esteri, Vivian Balakrishnan, e diversi altri ministri. Al momento non ci sono state conferme ufficiali sull’eventuale scalo a Taiwan. Il programma continua a prevedere che il viaggio di Pelosi proseguirà da domani in Malesia, Corea del Sud e Giappone.

Servono relazioni stabili tra Usa e Cina

The Associated Press

Il primo ministro di Singapore Lee Hsien Loong ha esortato la presidente della Camera degli Stati Uniti a puntare ad avere delle relazioni stabili con Pechino per la pace e la sicurezza regionale. Secondo Pelosi è proprio questo lo scopo del viaggio: «Riaffermare l’impegno irremovibile degli Stati Uniti nei confronti di alleati e amici nell’Indopacifico».

Le visite si concentreranno – sostiene – sui temi di pace, sicurezza, crescita economica, commercio internazionale, cambiamento climatico e diritti umani. «Un Indopacifico libero e prospero gioverà non solo agli Stati Uniti ma anche al mondo intero», ha detto.

Indiscrezioni sulla visita a Taiwan

In questo contesto è arrivata l’anticipazione della Cnn che, citando fonti governative, ha anticipato che Pelosi potrebbe fare scalo a Taipei martedì notte. Questa stessa informazione era stata già anticipata con un tweet della giornalista Tingting Liu, dell’emittente taiwanese Tvbs, che ha citato sue fonti, non meglio specificate.
Il quotidiano giapponese Nikkei, inoltre, riferisce che le forze armate Usa stanno spostando risorse militari più vicino a Taiwan in vista dell’eventuale visita.

La reazione cinese

Secondo Zhao Lijian, ministro degli Esteri cinese, l’eventuale visita a Taiwan «porterà a conseguenze molto gravi». Ha poi aggiunto che «l’esercito di liberazione del popolo cinese non starà a guardare e non resterà senza fare nulla». Nel frattempo, un funzionario statunitense ha fatto sapere, sempre alla Cnn, che i membri del dipartimento della Difesa stanno lavorando senza sosta per monitorare eventuali movimenti cinesi nella regione e garantire la sicurezza della speaker della Camera.

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