Scelte difficili

È il momento di rinunciare al tampone per aiutare chi ne ha bisogno

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse
Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse
  • Se potessimo testarci tutti costantemente la pandemia sarebbe ormai un ricordo. Ma purtroppo non abbiamo questa capacità. Non siamo in grado nemmeno di far fronte all’attuale domande di tamponi.
  • Il risultato: code e ritardi anche per coloro che hanno più urgenza di testarsi e un aumento dei test nei centri delle grandi città, le aree più ricche dove e più facile ottenere un tampone.
  • Di fronte a questa situazione la scelta è una sola: dobbiamo accettare di testari di meno e lasciare più spazio a chi, oggi, ne ha più bisogno.

Da settimane assistiamo ogni giorni a un nuovo record di contagi da Covid-19. Di pari passo, crescono anche i tamponi analizzati. A ottobre erano 500mila al giorno, a dicembre siamo arrivati a un milione e ora siamo intorno al milione e duecentomila. Ma il sistema di sorveglianza italiano non è in grado di reggere questa domanda. Code lunghissime si formano davanti alle farmacie, mentre i centri di diagnosi delle Asl vengono presi d’assalto. I risultati dei test arrivano in ritardo e le perso

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