La Guardia di finanza ha eseguito quattro misure di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Bruno Longo, consigliere comunale di Fratelli d'Italia; Antonio Apicella, medico in pensione di 70 anni; Luigi Panniello, imprenditore di 57 anni e Antonio Parente, addetto al servizio informatico al comune di Foggia.

L’operazione coordinata dalla procura di Foggia e denominata “Nuvola d’oro” ruota attorno all’inchiesta su delle tangenti per il pagamento di tre fatture relative a servizi informatici banditi dal comune. Nello specifico, i fatti risalirebbero al 2018-2019, quando i soggetti avrebbero indotto il titolare della società che si aggiudicò il bando dell'amministrazione di Foggia per 371mila euro a consegnare loro una tangente da circa 35mila euro.

Il consigliere di Fratelli d’Italia

«Tranquillo dobbiamo spartire, questi sono pochi, mi devi altri 1.500 euro». A parlare è il consigliere comunale 66enne Bruno Longo, eletto nella lista di Fratelli d'Italia e uno dei leader storici del centrodestra nel territorio della Capitanata. La conversazione fa riferimento a una telefonata avuta con l’altro indagato Antonio Apicella. Longo è accusato di induzione indebita a dare o promettere utilità.

Secondo il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Foggia, i quattro «progettavano di continuare nella loro attività estorsiva nei confronti dell'imprenditore molisano o di altra persona meno refrattaria del primo a consegnare il denaro». Sarebbe stato proprio il pericolo di reiterazione del reato che ha portato il gip a ordinare gli arresti domiciliari.

«Il consigliere comunale di Foggia, Bruno Longo, mi ha formalmente comunicato con una nota che si auto-sospende dagli incarichi del partito» ha detto Giandonato La Salandra, coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia a Foggia. La Salandra ha aggiunto anche che: «Longo mi fa sapere di essere estremamente sereno e che avrà modo di chiarire la propria posizione».

«L’arresto del consigliere comunale, neo acquisto della scuderia meloniana di Foggia di Fratelli di Italia, getta un’ombra pesante sul sistema di distribuzione di appalti nella nostra città», ha commentato Mario Furore, europarlamentare dei Cinque stelle.

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