- Dai tempi di Panatta (1976) il tennis italiano maschile non vive un periodo così florido e si sta riscoprendo uno sport rimasto confinato in oasi ristrette di appassionati e torna ad appassionarsi alle imprese di giocatori di casa.
- Negli ottavi di finale del torneo Roland Garros, Musetti ha entusiasmato per due set, prima di arrendersi al vigore di Djokovic; Sinner, nonostante la chance nel primo set, ha ceduto al re di Parigi, Rafa Nadal.
- Adesso tocca a Berrettini, il giocatore romano dal servizio e dritto devastanti. Ha la possibilità di farcela contro uno dei fenomeni più clamorosi che il tennis abbia visto nella sua storia. Una sconfitta non lo retrocederebbe a giocatore ordinario: è già un campione.
Gira un aneddoto apocrifo ma verosimile e innocuo sul campione guascone Alberto Tomba che, in una cena organizzata da uno sponsor, aveva incontrato una giovane promessa del tennis italiano, Andreas Seppi (poi degnissimo professionista, già numero 18 al mondo e tuttora, a 37 anni, in campo nei tornei più prestigiosi). Alla domanda «Ma tu come sei, in classifica?», il giovin Seppi aveva risposto un numero intorno all’ottanta-novanta, per sentirsi replicare: «Bravo, eh. Io però, alla tua età, arri



