Il neo presidente, ultraliberista, è passato dagli insulti della campagna elettorale all’abbraccio con Bergoglio. La diplomazia vaticana si è mossa evitando di esasperare i toni, anche perché Francesco entro la fine dell’anno vorrebbe visitare per la prima volta, da quando è stato eletto, il suo paese origine. Ma la crisi politica e sociale infuria in Argentina e anche la Chiesa va all’attacco.
Circa un’ora di colloquio fra papa Francesco e il presidente argentino Javier Milei: se c’è un parametro per valutare l’importanza di un incontro diplomatico in Vaticano, è la durata del colloquio con il pontefice, e, da questo punto di vista, un’ora è un tempo importante, soprattutto se si considera che fino a pochi mesi fa il nuovo leader argentino riversava insulti pesanti sul capo della Chiesa cattolica. Certo, c’era una campagna elettorale di mezzo, quella vinta da Milei, e un paese che ver



