È tornata la paura nei Campi Flegrei, dove nella notte tra il 12 e il 13 marzo, all’1.25, è stato registrato un terremoto di magnitudo 4.4. Alla prima scossa ne è seguita un’altra, a distanza di un quarto d’ora, di magnitudo 1.6, sempre con epicentro l’area dei Campi Flegrei. E poi ancora una di magnitudo 1.1 all’1.47. In totale è stato registrato uno sciame sismico di sei scosse. 

Il terremoto è stato avvertito in diverse aree della Campania e ha colpito principalmente le città di Pozzuoli, Bagnoli e Fuorigrotta. I sindaci dei tre comuni hanno per ora ordinato la chiusura delle scuole. I Vigili del fuoco sono dovuti intervenire in più occasioni, a seguito di crolli di solai e strutture, ma al momento non si registrano vittime. A Pozzuoli i Vigili del fuoco hanno estratto viva una donna ferita dopo che è crollato il controsoffitto di un’abitazione.

La scossa registrata ha raggiunto per intensità quella registrata il 20 maggio del 2024, considerata la più forte degli ultimi 40 anni nell’area flegrea.

Undici persone sono andate al pronto soccorso. Lo ha fatto sapere il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, dopo la riunione in prefettura, che ha precisato: «C’è una persona che ha avuto delle contusioni ed escoriazioni, e si tratta della signora che stava sotto il controsoffitto che è caduto. Poi ci sono due o tre casi di persone che sono state ferite da schegge di vetro, rotti nello scappare o nella scossa perché le vibrazioni hanno rotto qualche vetro. Gli altri sono casi di panico».

Le scuole

A Bacoli, «l’80 per cento degli alunni» questa mattina era in classe, «dalla scuola materna al liceo, in passato non è stato così», ha detto all’Adnkronos il sindaco di Josi della Ragione. A differenza di quanto avvenuto a Pozzuoli e nella X municipalità del Comune di Napoli.

«Non ci sono segnalazioni di case lesionate a Bacoli», ha spiegato il sindaco, «non ci sono state richieste di sopralluogo, la comunità vive queste situazioni ormai da due anni, anzi rispetto alla scossa del 20 maggio 2024 c’è stata meno presenza in strada questa notte e una richiesta aiuto minore, questo perché la comunità ha più consapevolezza del fenomeno bradisismico»,

Della Ragione ha poi spiegato che in Prefettura è stato siglato un protocollo Scuola: «La procedura scatterà ogni volta che si verifica una scossa di magnitudo 2.5, e va a disciplinare cosa sia meglio fare», confermando poi che la regione Campania, «su richiesta dei sindaci, chiederà lo stato di mobilitazione nazionale, come avvenuto lo scorso 20 maggio, per avere più volontari della Protezione civile, più soccorsi, più presenza».

Le procedure di emergenza

«Dall’Osservatorio Vesuviano mi hanno riferito di accelerazioni serie, mai registrate prima, a conferma della violenza della scossa di stanotte», ha spiegato il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni. «È stata una scossa lunga e forte – ha scritto invece sui suoi canali social Josi Gerardo Della Ragione, primo cittadino di Bacoli – mi state contattando in molti. Ho immediatamente convocato il centro operativo comunale. Siamo già sul territorio per verificare i danni. È partita la squadra tecnica per la verifica degli istituti scolastici di Bacoli – spiega – sono in costante contatto con la protezione civile nazionale, la prefettura di Napoli e l’Osservatorio vesuviano. Saremo operativi tutta la notte. Siamo al vostro fianco, sempre. Forza».

Intorno alle 2 di notte il prefetto di Napoli, Michele di Bari, dopo la prima scossa di terremoto ha convocato il Centro coordinamento soccorsi. Tutti i responsabili dell’emergenza hanno fatto un punto della situazione in prefettura, ha partecipato anche il sindaco partenopeo Gaetano Manfredi. 

La protezione civile della Campania ha attivato la sala operativa al Centro Direzionale di Napoli e ha inviato personale nelle aree colpite per verificare i danni. Sono state allestite due aree accoglienza per le persone che hanno dormito in strada o in macchina per la paura di tornare nelle proprie case.

«La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha monitorato costantemente l’evolversi della situazione a seguito della forte scossa di terremoto che ha colpito questa notte l’area dei Campi Flegrei», si legge in una nota di Palazzo Chigi. «Meloni si tiene in stretto contatto con il sottosegretario Alfredo Mantovano, con il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, e con il Capo del dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano».

Intanto le opposizioni hanno chiesto, intervenendo alla Camera, un’informativa urgente del ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare Nello Musumeci dopo la scossa di magnitudo 4.4. I deputati Francesco Emilio Borrelli (Avs), Marco Sarracino (Pd) e Antonio Caso (M5S), Ettore Rosato (Azione) hanno espresso la loro preoccupazione per quanto accaduto, solidarietà ai cittadini coinvolti e gratitudine nei confronti di chi ha garantito i soccorsi.

«Stanotte c’è stata l’ennesima, gravissima scossa. A noi sembra che il capo della Protezione civile, Ciciliano, sia stato lasciato solo», ha detto Borrelli, chiedendo al governo «ancora una volta» di fare presto.

Le possibili cause

Lo sciame sismico sarebbe legato al ritmo più rapido con il quale il suolo si sta sollevando. «Recentemente si è triplicata la velocità di sollevamento del suolo, passando da 1 a 3 centimetri al mese», ha detto all’Ansa Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. I terremoti nei Campi Flegrei sono collegati al ritmo del sollevamento del suolo e alle variazioni della velocità con cui questo avviene.

«Quanto è avvenuto la notte scorsa non è inaspettato, anche se non è possibile stabilire quando arriverà un terremoto né quale intensità avrà», ha detto Bianco. «È in corso un’ulteriore intensificazione della crisi bradisismica rispetto al 2023», ha aggiunto.

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