Il generale Tommaso Petroni sostituirà il commissario Francesco Paolo Figliuolo alla guida della campagna vaccinale italiana anti Covid-19. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il 30 marzo il Dpcm con la nomina.

Dal primo aprile, infatti, cesserà lo stato di emergenza e decadrà anche la struttura commissariale all’emergenza Covid, che dal primo marzo 2021 è guidata dal generale Figliuolo.

Chi è il generale Petroni

Tommaso Petroni è un brigadiere generale dell’esercito e come Figliuolo proviene dalla logistica. Nato nel 1962, laureato in tecnologie industriali applicate con master in scienze strategiche, è nell’esercito dal 1981.

Da sempre impegnato nel supporto ai trasporti e nella gestione dei materiali, è stato in missione nel Kurdistan iracheno, in Somalia e Kosovo.

A partire dall’aprile 2021 ha aiutato Figliuolo nella struttura commissariale, dirigendo l’area di supporto logistico e operativo. Di fatto, si tratta del generale che ha gestito l’arrivo in Italia, la conservazione e la distribuzione alle varie sanità regionali dei vaccini.

Il generale Figliuolo, invece, ricoprirà l’incarico di di capo del Covi, Comando operativo di vertice interforze, organismo alle dirette dipendenze del capo di stato maggiore della difesa

Il ruolo di Petroni

L’unità di crisi diretta da Petroni avrà il compito di gestire la distribuzione dei vaccini per meno di un anno. Dal primo gennaio 2023, infatti, tutte le funzioni della struttura dovranno confluire nel ministero della Salute.

Anche per questo Petroni avrà come vice il dottor Giovanni Leonardi, dirigente del ministero della Salute. Il personale dell’unità di crisi arriverà in parte dall’attuale struttura commissariale (si tratta per lo più di militari) e da personale proveniente dal ministero della Salute.

L’unità continuerà quindi a occuparsi dell’hub di Pratica di Mare, l’aeroporto dove arrivano i carichi di vaccini prima di essere distribuiti in tutto il paese. Dovrà anche gestire i rapporti con le agenzie interinali che hanno assunto il personale aggiuntivo per la campagna vaccinale.

Rimarranno a suo carico per almeno un periodo anche alcuni compiti assunti dalla precedente struttura commissariale e non attinenti ai vaccini, come ad esempio la gestione degli acquisti di tutti i farmaci anti Covid-19 e quello delle mascherine.

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