Dopo le assoluzioni

Il teorema della trattativa si basava sul pensiero unico fatto di niente

  • Vorrei dire grazie al giudice Angelo Pellino, presidente della Corte d’assise d’appello di Palermo. Grazie per avere dissolto quella nebulosa oscura che aveva preso il nome di “trattativa stato-mafia”.
  • Naturalmente non c’era uno straccio di prova per niente – tutta l’indagine è frutto di una insipienza investigativa rara, ma l’agomento “tirava”. Era diventata un teorema: lo stato mafia, la mafia stato. Era anche un business.
  • Ci si augura che la sentenza di Palermo, che ha demolito 12 anni di questa mattana, sia foriera di tempi migliori. Ma la strada della trasparenza è difficile da imboccare

Per continuare a leggere questo articolo