CHE RIPARTENZA VOGLIAMO?

Turismo fragile, perché la lezione della pandemia non va archiviata

  • Non si parla d’altro che della necessaria ripresa del turismo. Ma i sistemi con cui si calcola il “contributo” del turismo al Pil sono fondati su un gigantesco falso ideologico: il turismo, si dice, è un’industria che ha un indotto gigantesco.
  • È vero il contrario: un terzo del valore aggiunto generato dal turismo è riconducibile all’utilizzo di case di proprietà per motivi turistici secondo la Banca d’Italia e il dogma dell’attrattività toglie fondi alle produzioni culturali.
  • Il ruolo primario attribuito al turismo globale per la ripartenza del paese, anche all’interno del Pnrr, rischia di mettere in secondo piano due questioni: la necessità di trasformare radicalmente la gestione del turismo e di costruire alternative economiche per l’Italia.

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