Gli ucraini e i loro sostenitori celebrano sui social le pesanti perdite subite dalle truppe russe impegnate nell’invasione. Come sempre accade in guerra, c’è molta propaganda, ma non tutto quello che circola è falso. Dopo tre settimane di combattimenti non ci sono più dubbi: l’esercito russo ha subito perdite pesanti e inaspettate.

Il personale

Secondo il governo ucraino, almeno 13.500 soldati russi sono stati uccisi in combattimento dall’inizio dell’invasione. Si tratta di una stima ritenuta molto elevata, ma comunque più vicina alla realtà delle cifre ufficiali diffuse dal governo russo: appena 498 morti. Il dipartimento della Difesa americano stima che i soldati russi uccisi siano almeno 7mila, mentre i feriti sarebbero tra i 14 e i 21mila.

Se prendiamo queste cifre per buone, significa che in poco più di 20 giorni di combattimento la Russia ha perso più del 10 per cento dei 150mila soldati che ha schierato contro l’Ucraina. Tra le perdite ci sarebbero anche tre generali, probabilmente colpiti da droni o artiglieria dopo che gi ucraini avevano identificato i loro posti di comando.

Dal canto loro, gli ucraini ammettono di aver subito 1.300 morti (la cifra reale è probabilmente più vicina al bilancio russo). Non sappiamo quanti soldati abbia a disposizione l’Ucraina, ma prima dello scoppio del conflitto le sue forze armate potevano contare su 245mila effettivi e altri 200mila riservisti. Migliaia di ucraini nel frattempo si sono arruolati come volontari nella difesa territoriale. Questo significa che in termini di personale le forze ucraine possono contare su una netta superiorità numerica sui loro avversari.

I mezzi

La Russia ha invece un netto vantaggio in termini di mezzi militari, ma anche su questo fronte ha subito perdite particolarmente pesanti. Non esistono elenchi ufficiali dei mezzi militari distrutti, ma la comunità online che si occupa “open source intelligence” (Osint), la raccolta di informazioni da fonti aperte, ha esaminato e verificato migliaia di video e fotografie per ricostruire un quadro credibile.

Secondo uno dei membri più attivi della comunità, l’analista olandese Stijn Mitzer, la Russia avrebbe perso un totale di 1.447 veicoli: 235 carri armati, circa 500 veicoli blindati di vario tipo, altri 500 veicoli non blindati e il resto aerei, elicotteri, cannoni e altro materiale. Questa lista include alcuni degli equipaggiamenti più costosi e moderni dell’esercito russo.

La pausa nelle offensive russe che dura da una settimana è stata probabilmente causata dalla necessità di riorganizzarsi dopo aver subito queste perdite. Per il momento, l’esercito russo è più che in grado di rifornirsi di mezzi e rimpiazzare le perdite. Contando anche le truppe schierate fuori dall’Ucraina, rimane molte volte superiore alle forze dei suoi avversari.

Ma tra sanzioni internazionali e il rischio di generare dissenso interno, Putin deve fare molta attenzione a come utilizza le risorse a sua disposizione. L’arrivo di volontari dalla Siria e di contingenti dalla Cecenia, la pressioni sulla Bielorussia affinché partecipi all’invasione, sono tutti segnali che indicano quanto la resistenza ucraina e le perdite subite in battaglia hanno fatto deragliare gli originali piani di Putin.

 

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