Negli ultimi giorni il governo russo ha ridotto le sue richieste all’Ucraina e le trattative per un cessate il fuoco procedono più rapidamente che in passato, dicono i negoziatori ucraini. Ma i movimenti sul campo delle truppe russe raccontano una storia diversa. Vladimir Putin sembra ancora intenzionato a conquistare Kiev, distruggere l’esercito ucraino e rovesciare il governo di Volodymyr Zelensky.

La situazione

I bombardamenti sulle città ucraine proseguono e il ministero della Difesa russo ha accusato il governo ucraino di aver attaccato la città di Donetsk per rappresaglie. Ieri la capitale dell’omonima repubblica autonoma è stata colpita da un missile balistico che ha causato la morte di venti persone. Il missile proveniva dal territorio ucraino, dicono le autorità separatiste.

Mentre lo scambio di bombe prosegue, il fronte rimane calmo. L’avanzata russa verso Odessa, nel sudovest del paese, è sostanzialmente ferma e l’assedio di Mariupol, nel sud est, prosegue lentamente. L’esercito russo sta usando questa pausa nei combattimenti per rafforzarsi, accumulare riserve di munizioni, carburante e riorganizzarsi. Il prossimo sforzo russo sembra che sarà diretto contro Kiev e contro il grosso dell’esercito ucraino schierato a est. Secondo diversi esperti questo è uno dei principali segnali del fatto che Putin non ha davvero cambiato i suoi obiettivi.

Cosa vuole Putin?

Il presidente russo ha lanciato l’invasione dell’Ucraina dichiarando che il suo obiettivo era demilitarizzare il paese e rovesciarne il governo. Nei primi giorni ha tentato di tradurre in pratica questo obiettivo lanciando una serie di spericolate operazioni poco organizzate e mal supportate. Dopo la sconfitta di questa guerra lampo, strateghi e analisti si sono interrogati su come Putin e l’esercito russo potessero riaggiustare i propri obiettivi.

Secondo molti, la strategia più ovvia era quella di migliorare la propria posizione militare in vista delle trattative diplomatiche. Il modo più semplice per farlo era avanzare nel sud del paese, l’area dove l’esercito russo ha incontrato la minore resistenza, evitando al contempo di inasprire la risolutezza ucraina e dei suoi alleati.

Kiev e l’est

Per il momento l’esercito di Mosca sta facendo esattamente l’opposto. L’avanzata a sud non è stata rinforzata. Nuove truppe e rifornimenti continuano ad arrivare a Kiev. Altri rinforzi arrivano a nord est, per facilitare l’accerchiamento del grosso dell’esercito ucraino schierato sulla linea di contatto con le repubbliche separatiste. Negli ultimi giorni, i russi hanno alzato ulteriormente la tensione colpendo l’ovest dell’Ucraina, compreso un centro frequentato da addestratori Nato.

In altre parole, strategicamente l’esercito russo continua a muoversi come se puntasse a una vittoria totale, che comprende la distruzione dell’esercito avversario e la conquista della sua capitale. Non è affatto detto che queste manovre riusciranno all’esercito russo. Ma è chiaro che mentre i negoziatori di Putin assicurano che le loro richieste si sono ridotte, il suo esercito si comporta ancora come se il suo obiettivo fosse la conquista completa del paese.

 

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