Le notizie della giornata di 26 dicembre: dalle nuove restrizioni introdotte in Gran Bretagna al nuovo report rilasciato dall’Istituto superiore di sanità, fino ai naufragi in mare di questo fine settimana di Natale.

I morti nel Mediterraneo

È stato un Natale di sbarchi e morte nel Mediterraneo centrale. Circa 490 migranti provenienti dalla Libia sono sbarcati in Calabria, a Crotone. Mentre nella giornata del 25 dicembre 89 persone provenienti da Bangladesh, Eritrea, Pakistan e Gambia erano sbarcate a Lampedusa, aggiungendosi ad altri 253 approdati alla vigilia di Natale.

La Sea Watch 3 ha annunciato di aver soccorso 96 persone a bordo di un gommone in grave difficoltà che stava imbarcando acqua. Tra i migranti c’era anche una donna incinta al nono mese. A bordo della Sea Watch ci sono ora 446 naufraghi in attesa di sbarcare sulla terra ferma. La Guardia costiera ha invece individuato e recuperato 27 migranti che viaggiavano su un’altra imbarcazione.

Ma con i salvataggi in mare sale anche parallelamente il tragico il bilancio dei morti. Ventotto corpi sono stati abbandonati dalle onde sulla spiaggia di Al-Alous, 90 chilometri a ovest di Tripoli, dove sono anche stati soccorsi dalla mezzaluna Rossa libica tre migranti sopravvissuti al naufragio del loro barchino. Nei giorni scorsi almeno 30 cadaveri sono stati recuperati in acqua in prossimità delle isole greche.

I numeri della campagna vaccinale

Secondo quanto rilasciato dall’ultimo bollettino del ministero della Salute, ben 46.210.620 di persone di età superiore ai 12 anni hanno completato il ciclo vaccinale in Italia.

Quelli che invece hanno ricevuto anche la terza dose sono ben 17.053.754 persone, mentre sono 158.884 i ragazzi di età compresa tra 5-11 anni che hanno ricevuto almeno una dose del vaccino. Da domani partiranno anche le somministrazioni delle terze dosi per i minori residente in Italia.

I nuovi dati sul contagio in Italia

Negli ultimi 30 giorni in Italia c’è stato un evidente aumento dei casi nella popolazione non vaccinata. È quanto evidenzia il report dell’istituto superiore di sanità.

«Dopo 150 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, l’efficacia del vaccino nel prevenire la malattia, sia nella forma sintomatica che asintomatica, scende dal 71,5 per cento a 30,1 per cento – si legge nel report– rimane elevata l’efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa, in quanto l’efficacia del vaccino nei vaccinati con ciclo completo da meno di 150 giorni è pari al 92,7 per cento, mentre cala all’82,2 per cento nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 150 giorni. L’efficacia nel prevenire la diagnosi e i casi di malattia severa sale rispettivamente al 71,0 per cento e al 94,0 per cento nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva».

Nell’ultima settimana, si conferma l’andamento osservato nella precedente, con il 26 per cento dei casi totali diagnosticati nella popolazione di età scolare inferiore ai 20 anni. A confermarlo sono i dati del report esteso dell’Istituto superiore di sanità diffuso nella giornata di oggi.

Secondo i nuovi dati, il 48 per cento dei casi in età scolare è stato diagnosticato nella fascia d’età 6-11 anni, il 36 per cento nella fascia 12-19 anni e solo il 11 per cento e il 5 per cento sono stati diagnosticati, rispettivamente tra i 3 e i 5 anni e sotto i 3 anni.

Proprio per far fronte all’aumento dei contagi tra i minori, dallo scorso 16 dicembre sono iniziate le vaccinazioni per i bambini dai 6 ai 11 anni. Ma c’è un altro dato allarmante rilasciato dall’Istituto superiore di sanità: «Il rischio di terapia intensiva per i non vaccinati rispetto a chi ha la terza dose è: 85 volte maggiore per gli over 80; 12,8 volte maggiore per i 60-79; 6,1 volte maggiore per i 40-59».

Dopo il caos per i tamponi e le prenotazioni della terza dose in Lombardia, la vicepresidente e assessora al Welfare della regione, Letizia Moratti, ha detto: «Oggi tocchiamo 19milioni di somministrazioni un Lombardia, ieri, Natale, abbiamo raggiunto 3 milioni di terze dosi. Domani, lunedì 27, è previsto l'avvio delle prenotazioni per la fascia 16/17 anni. Grazie ancora ai medici, agli infermieri, ai volontari e a tutti i cittadini lombardi per il loro senso civico».

Le restrizioni in Gran Bretagna

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Scozia, Galles e Nord Irlanda si blindano in vista di capodanno. Le restrizioni e le chiusure decise dai vari governatori sono legate soprattutto ai locali pubblici. Per esempio, la Scozia ha previsto la chiusura completa di night club e discoteche fino al 31 dicembre e viene reintrodotto i limite di 6 persone a cena nei ristoranti ma anche a casa. 

Per quanto riguarda l’Inghilterra, invece, Boris Johnson ha previsto una riunione di governo per il 27 dicembre con l’obiettivo di valutare i dati dei nuovi contagi. Benché l’andamento epidemiologico del 25 e 26 dicembre non sono resi noti visto le festività natalizie, l’ultimo indice dei contagi ha fatto registrare un nuovo record per il paese. Lo scorso venerdì sono stati oltre 122mila i nuovi contagi. Un numero che preoccupa le istituzioni governative in vista di fine anno. 

Nel frattempo, non si ferma la campagna vaccinale nel paese. Hub e centri vaccinali sono rimasti aperti anche il 25 e 26 dicembre, dove si sono registrate anche diverse code. Infatti, la terza dose è stata ricevuta dal 56 per cento degli adulti residenti nel Regno Unito.

Almeno 1500 voli cancellati nella giornata di Santo Stefano

Continuano i disagi per i voli aerei. Dopo il monitoraggio di FlightAware che ha riferito di circa 5900 voli cancelli tra il 24 e il 25 dicembre, altri 1500 voli sarebbero stati cancellati nella giornata di oggi. Sono previsti ulteriori disagi per le prossime ore soprattutto per le compagnie aree cinesi e statunitensi che sono le più colpite.

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