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«Un ventilatore non basta per fare terapie intensive»

LaPresse
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Il presidente dell’Esimc, l’associazione europea degli intensivisti, spiega la difficoltà di aumentare rapidamente i posti letto e quali sono le possibili soluzioni alternative

  • Maurizio Cecconi, presidente eletto dell’Esimc, l’associazione degli intensivisti europei, e responsabile delle terapie intensive all’ospedale Humanitas di Milano, spiega cosa è stato fatto per migliorare le terapie intensive.
  • Un letto di terapia intensiva è costituito da un macchinario per la ventilazione, ma anche da un gruppo di medici e infermieri. Per questo è stato difficile incrementarne: servono specialisti e ci vuole tempo per formarli.
  • La soluzione è formare personale ospedaliero da trasferire nei reparti intensivi, ma soprattutto: evitare che il contagio si diffonda e che i letti si riempiano. 

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