Il presidente della conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ha siglato un protocollo con i medici di famiglia che gli permetterà di operare in maniera omogenea per vaccinare negli studi, dare man forte nei centri operativi o vaccinare i pazienti a domicilio. «Abbiamo sottoscritto oggi un importante protocollo d’intesa con i medici di medicina generale per le vaccinazioni da Covid-19 che ci permette di guardare al futuro organizzativo della campagna vaccinale con maggiore ottimismo» ha detto. «Con la sottoscrizione di questo nuovo accordo – spiega Bonaccini - potremo infatti organizzare in modo più efficace e capillare sul territorio le vaccinazioni e implementarle, dando così respiro a tutti gli altri comparti sanitari in prima linea».

Il presidente dell’Emilia-Romagna, al vertice della conferenza delle Regioni ha ringraziato il ministro Roberto Speranza e le organizzazioni di rappresentanza dei medici di medicina generale per il positivo lavoro svolto. «Si tratta di una cornice nazionale - ha aggiunto - che vede il coinvolgimento diretto dei medici di medicina generale e che poi dovrà essere coniugata a livello regionale sia in base alle fasce della popolazione da vaccinare che alla definita logistica di conservazione dei vaccini». Ogni medico avrà un approvvigionamento certo «che gli garantirà di rispettare i tempi organizzativi verso i propri assistiti e l’aggiornamento dell’anagrafe vaccinale. In tal senso sarà utilizzata un’apposita piattaforma di registrazione delle vaccinazioni effettuate a livello regionale da trasferire nei dati nazionali».

Obblighi per gli studi

Con il protocollo sono disciplinate anche le modalità della prestazione e l’obbligo di dotazione specifica dello studio medico, come già previsto per la somministrazione dei vaccini nell’ambito dei programmi di vaccinazione antinfluenzale. Inoltre, ha detto Bonaccini, è possibile l’intervento dei medici di medicina generale presso i locali delle aziende sanitarie (centri vaccinali) a supporto o presso il domicilio del paziente, a seconda di quanto prevedono gli accordi regionali. Ci sarà un finanziamento aggiuntivo ad integrazione del Fondo sanitario e c’è l’impegno del Governo ad adottare uno o più provvedimenti di urgenza per lo stanziamento delle risorse necessarie. Siamo sulla buona strada, - conclude Bonaccini - che è quella della concertazione e del coinvolgimento di tutti gli attori del nostro sistema sanitario per rispondere con forza alla pandemia».

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