Nel corso della conferenza stampa la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricordato le vittime del crollo della scuola dopo una scossa di terremoto. Ma vent’anni dopo ci sono ancora preoccupazioni sulla sicurezza nelle scuole
Nel corso della conferenza stampa la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricordato le vittime del crollo della scuola di San Giuliano di Puglia, in provincia di Campobasso. La tragedia è avvenuta vent’anni fa, il 31 ottobre del 2002. Una scossa di magnitudo 6 ha fatto crollare la scuola Jovine: sono morti 27 bambini e con loro la maestra Carmela Ciniglio. Le vittime sono state ricordate in apertura del Consiglio dei ministri.
Il ricordo
Oggi, vent’anni dopo, la comunità si è riunita nel cimitero di San Giuliano, con la presenza del sindaco Giuseppe Ferrante e degli altri sindaci del circondario. «Dopo venti anni è un dolore fortissimo che si rinnova, un paese colpito su ciò che è più caro, i ragazzi, i figli, in una scuola», ha detto Fabrizio Curcio, capo del dipartimento di protezione civile.
«Ogni volta è veramente molto complicato. In tutto questo tempo è stato fatto qualche passo avanti ma c'è ancora molto, moltissimo da fare. Se vogliamo rendere giustizia anche a questi eventi e a queste tragedie, dobbiamo impegnarci tutti, perché ancora la sicurezza sulle scuole deve fare un passo importante».
Il portavoce delle famiglie
Il portavoce delle famiglie delle vittime di San Giuliano di Puglia, Antonio Morelli, intervistato dall’Adnkronos ha detto che «in vent’anni si è fatto ben poco sulla sicurezza delle scuole. Basta leggere i rapporti di Cittadinanzattiva e basta seguire gli ultimi eventi. A Cagliari è crollata l'aula magna dell'Università. A Palermo in una scuola una tragedia è stata evitata grazie all'accortezza di un collaboratore scolastico che non ha fatto entrare i ragazzi». Morelli nel crollo della scuola Francesco Jovine ha perso la figlia di sei anni.
«Da tempo ci poniamo una domanda che vogliamo rivolgere alla nostra classe politica: la tragedia di San Giuliano ha insegnato qualcosa? Secondo noi è stato fatto ben poco. L'unico aspetto positivo è che se ne parla, il tema della sicurezza è entrato nella discussione pubblica. Ma noi attendiamo risposte dalla classe politica, soprattutto dopo le promesse che ci sono state fatte davanti alle bare dei nostri figli che mai un'altra San Giuliano sarebbe accaduta».
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