Inchiesta sul sistema del governatore

Così il presidente della regione De Luca ha trasformato Salerno nel suo Granducato

  • «In questi anni il problema non è stato il sindaco, ma qualche collaboratore. Io non mi sono mai permesso di mancare di rispetto a nessuno e se non mi sono permesso io non si deve permettere nessuno», dice Vincenzo De Luca, nel corso dell'ultima campagna elettorale.
  • In tre decenni ha trasformato tutto, una città pulita, sicura e moderna, ma sotto la patina di luci natalizie si nasconde un sistema di potere che è fatto di occupazione scientifica dei posti, controllo sociale, clientele «fatte come cristo comanda», direbbe De Luca.
  • «Questo sistema è diventato una cappa di cui Salerno deve liberarsi, il punto di non ritorno è stata l'idea di trasferire l'intero blocco di potere nelle mani dei figli, questa città non è sua e non si eredita», dice il consigliere uscente Peppe Ventura che ha denunciato il sistema Salerno. 

«In questi anni il problema non è stato il sindaco, ma qualche collaboratore. Io non mi sono mai permesso di mancare di rispetto a nessuno e se non mi sono permesso io non si deve permettere nessuno». Così diceva Vincenzo De Luca nel corso dell’ultima campagna per le elezioni amministrative. Lui non era candidato, aveva già stravinto lo scorso anno le regionali, ma si è impegnato comunque per la sua Salerno. Al suo fianco, mentre lo catechizzava, il sindaco uscente, poi riconfermato alla gui

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