Festa con conflitto di interessi. Inizia così la campagna elettorale di Virginia Raggi, che scalda i motori e, insieme al M5s, crede nel secondo mandato. Intanto si gode l’estate e il compleanno appena compiuto. Il party con una cinquantina di persone alla sindaca di Roma è stato gentilmente offerto da suo un fedelissimo collaboratore: Roberto Sorbello.

La location scelta per festeggiare i 43 anni della prima cittadina è suggestiva e molto cara: la terrazza dell’hotel cinque stelle Bernini Bristol, in una delle zone più prestigiose di Roma, di proprietà dell’imprenditore, ex senatore di Forza Italia e presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, che solo una settimana fa, con al fianco la prima cittadina, aveva annunciato ai giornalisti giunti nell’hotel il via libera all’allargamento della struttura grazie al voto del consiglio comunale della capitale che autorizzava, dopo un iter durato anni e alcuni pareri non sempre favorevoli, l’ampliamento.

Il fatto di festeggiare nella struttura dell’imprenditore che ha ottenuto una pratica edilizia favorevole ha fatto storcere il naso a molti. C’è chi sospetta che possa rappresentare un conflitto di interessi, chi parla di inopportunità. L’entourage della sindaca, invece, non vede alcun profilo di anomalia, anche perché il party in terrazza vista panoramica è stato pagato e non offerto.

Presenti il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, l’ex presidente del Consiglio e nuovo leader dei Cinque stelle Giuseppe Conte, quasi a benedire l’assaggio della campagna elettorale che sarà. Non poteva mancare il presidente della Lazio Claudio Lotito. E poi l’attrice Nancy Brilli, un altro ex ministro come Alfonso Pecoraro Scanio. Il noto avvocato Pieremilio Sammarco, maestro di Raggi avvocata. C’era anche l’ambasciatore Pietro Sebastiani, e il prefetto di Roma Matteo Piantedosi.

Paga Sorbello

Di certo sappiamo che l’hotel di Bernabò Bocca ha incassato tra i 5 e i 6mila euro. «La presenza della sindaca Raggi è la testimonianza dell’attenzione delle istituzioni verso il nostro settore», aveva detto Bocca il giorno in cui aveva annunciato l’approvazione della pratica urbanistica a favore della struttura che gli permetterà di avere una cinquantina di camere in più.

A offrire il party dei 43 anni a Raggi è stato Roberto Sorbello, di cui si sa pochissimo. Sconosciuto ai più, è stato nominato collaboratore diretto della sindaca nel marzo 2017 a titolo gratuito. È il capo del cerimoniale del Campidoglio, finito al centro delle polemiche di recente per il refuso (mancava una g) sulla targa dedicata all’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Una figuraccia che ha tenuto banco per giorni sui social network e che ha portato a sanzionare una dipendente dell’ufficio toponomastica. Identico ruolo Sorbello lo ha ricoperto per molto tempo alla Camera.

La cifra sborsata dall’ex segretario del cerimoniale della Camera dei deputati, «molto legato all’ex presidente Pier Ferdinando Casini» sostengono fonti interne a Montecitorio, si aggira tra i 5mila e i 6mila euro. «Un prezzo di mercato», assicurano dalla struttura alberghiera.

Sorbello non vuole dire la spesa esatta, «non sarebbe elegante dirle quanto ho speso visto che si tratta di un regalo di compleanno per Virginia Raggi», spiega a Domani, e fornisce la sua versione: «Un gruppo di amici ha voluto fare la sorpresa al sindaco, ciascuno di noi ha messo una quota ed essendo io il decano del gruppo ho voluto pagare con carta di credito nella massima trasparenza».

Da quanto risulta a Domani una cena sulla terrazza del Bernini Bristol con 50 persone (tante quante erano la sera del compleanno di Raggi) varia da 65 a 90 euro per persona, a seconda del menù selezionato. E quindi si va dai 3 ai 4,5mila euro.

Regalo elettorale?

Facciamo notare a Sorbello che Raggi è un’amministratrice pubblica e che lui è soggetto, seppure collabori a titolo gratuito, al regolamento comunale che disciplina la condotta dei dipendenti, i quali non possono né ricevere né fare regali superiori a una certa soglia, indicata in 150 euro. «Non c’è alcun profilo di illegalità», replicano dal Campidoglio, «era una festa privata non era un evento elettorale».

Secondo lo staff di Raggi perciò il fatto che fosse un party privato e non di raccolta fondi per la campagna delle comunali esonera la sindaca e chi ha fatto il regalo di compleanno da oltre 5mila euro a dichiarare tale versamento come contributo elettorale.

Amici suoi

Tutto regolare, dunque, per il Campidoglio. Di certo però resta bizzarro il comportamento del collaboratore di Raggi, in passato indicato come papabile per una nomina comunale nel consiglio di amministrazione dell’Auditorium di Roma e per una candidatura poi saltata.

Alla prima telefonata ricevuta dal nostro giornale, Sorbello aveva molta fretta di riattaccare. Ha solo trovato il tempo di dirci che sul pagamento della cena «non è proprio così» come dicevamo. Salvo poi ricontattarci e fornirci la stessa versione dello staff della sindaca Raggi confermando il pagamento con carta di credito e aggiungendo il dettaglio del regalo collettivo. Sui nomi degli altri generosi pagatori Sorbello preferisce sorvolare per garantire la privacy.

Sorbello, come ha ammesso lui stesso, conosce il proprietario del Bernini, l’imprenditore Bernabò Bocca, «l’ho incontrato molti anni fa e poi l’ho visto quando ha accolto la sindaca all’hotel», spiega il capo del cerimoniale del Campidoglio. Nessun rapporto particolare, assicura. «È stata solo una festa a sorpresa», ripete Sorbello.

Resta un altro mistero in questa storia da estate elettorale romana.

Sarà stato complicato organizzare un party a sorpresa mantenendo riservata la cosa vista la presenza del prefetto di Roma e dell’arrivo della sindaca, soggetta a misure di protezione: «Beh, certo, ma infatti nei due giorni precedenti era un po’ meno a sorpresa», conclude Roberto Sorbello.

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