Mentre gli atteggiamenti discrezionali delle ambasciate italiane all’estero persistono e i giudici amministrativi hanno accolto i ricorsi di decine di persone, il ministero degli Esteri fa finta di nulla e non ha risposto ad una interrogazione presentata in parlamento dalla deputata Rachele Scarpa
Araya (nome di fantasia) è una studentessa che vive in Etiopia, dove è nata quasi 30 anni fa, e che da tempo coltivava il sogno di poter venire in Europa per continuare gli studi già intrapresi nell’ambito della medicina. Un desiderio che sembra realizzarsi la scorsa estate, quando la giovane donna viene ammessa a frequentare il corso di laurea magistrale in “Medical Biotechnology” della durata di 2 anni presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale di Novara. Un sogno che viene però al



