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Voci dal Piemonte ostaggio del Covid: «Il sistema è vicino al collasso»

Nella regione amministrata dal centrodestra, medici e sanitari chiedono un lockdown ancora più duro. La gravità dei pazienti ricoverati aumenta di giorno in giorno. E il numero di cremazioni è raddoppiato.  Crescono i contagi in corsia crescono tra il personale: mille infermieri solo in Piemonte

  • «Come viene dimesso un paziente, ne arriva subito un altro dal pronto soccorso», racconta Guido Calleri infettivologo all’ospedale Amedeo di Savoia.
  • L’ospedale è stato la prima linea contro il virus e lo è ancora: ora è ripiombato nell’incubo di marzo, nelle corsie c’è l’affanno di chi lavora e il silenzio dei tanti pazienti che aspettano un posto.
  • Le chiamate per sospetti Covid non si contano più e spesso si tratta di trasferimenti di pazienti tra ospedali: «Ci siamo abituati a questa nuova normalità, ma vogliamo quella di prima, dove possiamo anche mostrare il nostro sorriso».

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