- I magistrati temono che il ritardo della riforma del Csm, di cui da sei mesi si attendono gli emendamenti ministeriali, sia causato dalla partita per il Quirinale e le aspettative della ministra Marta Cartabia.
- «La ministra sta chiudendo la definizione degli emendamenti, è questione di giorni», assicurano da via Arenula, garantendo che entro dicembre verranno depositati.
- Eppure proprio il grande attivismo della ministra in direzioni diverse rispetto a una riforma politicamente spinosa come quella della magistratura è stato letto come un ulteriore segnale dell’ipotesi di un volontario ritardo per non crearsi inimicizie politiche in prospettiva futura.
Le strategie politiche intorno al Quirinale impattano anche sulla giustizia e in particolare sul Consiglio superiore della magistratura. In particolare, il timore di buona parte della magistratura associata è che le mille incognite che si apriranno da qui a febbraio a causa della corsa al Colle siano all’origine di un ritardo definito «inspiegabile» nella presentazione degli emendamenti del ministero della Giustizia al ddl di riforma dell’ordinamento giudiziario. La relazione della commissio



