In Italia il 34 per cento dei detenuti è in carcere per droga, il doppio della media Ue, e il 40 è tossicodipendente. L’unica soluzione del governo è fare un albo delle comunità, ma aumentando la possibilità di arrestare i minori
Per ridurre drasticamente il numero di detenuti esiste una categoria su cui incidere: chi è in carcere a causa della legge sulle droghe del 1990 e i tossicodipendenti. Secondo il quindicesimo Libro Bianco sulle droghe curato dall’associazione Luca Coscioni, infatti, nel 2023 sono tornati a salire gli ingressi in carcere per droghe: 10.697 dei 40.661 ingressi in carcere nel 2023 (il 26,3 per cento) hanno avuto come causa la commissione del reato di cui all’articolo 73 del Testo unico, ovvero la d



