L’intervista

Gratteri: «Procure ferme? Dopo la Cartabia i pm hanno paura di sbagliare. Nordio fa riforme inapplicabili»

Intervista al procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, magistrato tra i più esperti nel contrasto alle mafie, che analizza l’evoluzione del fenomeno in Europa e commenta l’attuale situazione italiana, dove le grandi inchieste sembrano essere ferme: «Oggi ai magistrati è stata messa l’ossessione dei termini e c’è la paura di sbagliare, io invece credo che chi è ai vertici debba insegnare con l’esempio che le inchieste si possono ancora fare»

La presenza delle mafie, non solo quelle italiane, in tutti i paesi europei è ormai un fatto. Esiste un coordinamento europeo? Certamente. Esistono Eurojust, Europol e Interpol, che facilitano le indagini e i rapporti con i sistemi giudiziari europei. Tuttavia, rispetto al ruolo dell’Italia, il tema è politico. Esiste un organismo internazionale per il contrasto alla ‘ndrangheta. Sa dov’è la sede? Non a Reggio Calabria, dove la ‘ndrangheta è nata, ma a Lione. Non è una questione di pennacchio, m

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