ddl zan

La Consulta entra nell’agone politico e poi smentisce

cecilia fabiano
cecilia fabiano
  • Il presidente della Consulta, durante la conferenza stampa annuale della Corte, è intervenuto sul ddl Zan. Un giudizio che si è prestato a diverse interpretazioni e distorsioni comunicative.

  • Il presidente ha detto che è «opportuna» una legge, ma non ha fatto riferimento al ddl Zan. Tuttavia la Verità, smentita con un comunicato della Consulta, ha attribuito al presidente la volontà di sostituirsi al parlamento.

  • Un cortocircuito comunicativo, questo, che è il rischio connesso alla maggiore apertura della Corte. Il giudice costituzionale non parla più solo con le sentenze pronunciate come organo, ma la sua voce entra necessariamente nell’agone politico. Con possibili risvolti inediti, soprattutto in tempo di crisi della politica.

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