- Dopo un servizio di Report, un avvocato leghista ha chiesto al Tar di ordinare alla trasmissione di consegnare dati, informazioni e documenti riguardanti il servizio.
- Il Tar ha accolto parzialmente il ricorso, ordinando di consegnare solo documenti scritti intercorsi tra la redazione e le pubbliche amministrazioni. Ovvero dati che il ricorrente poteva facilmente recuperare in autonomia perchè pubblici.
- Il risultato rischia di essere che il giornalismo, solo perchè prodotto dal servizio pubblico, sia il più soggetto a indebite pressioni e intimidazioni esterne. Pressioni che non contestano il merito dell’inchiesta, ma l’origine delle informazioni che ne hanno permesso la realizzazione.
Il dibattito sorto intorno alla sentenza del Tar che obbliga Report a consegnare alcuni “documenti” utilizzati per produrre un servizio ha sollevato due questioni: il diritto alla tutela delle fonti giornalistiche e la natura della Rai. Per capirne i contorni vanno ricostruiti i fatti. Il 26 ottobre scorso Report ha mandato in onda un servizio dal titolo “Vassalli, valvassori e valvassini”, che approfondiva il ruolo dell’avvocato amministrativista Andrea Mascetti, iscritto alla Lega e molto



