- La ministra vorrebbe mettere mano all’ordinamento penitenziario, ma si scontra con le ragioni politiche Lega e Cinque Stelle.
- La sensazione in ambienti dem è che il vero nemico di una possibile riforma sia più la Lega che il Movimento. La speranza è che, una volta assestata la leadership di Giuseppe Conte, con i Cinque stelle sia possibile affrontare un discorso di merito
- L’escamotage potrebbe essere il ritocco al ddl penale, che già prevede alcune novità, come che sia il giudice della cognizione e non più quello di sorveglianza ad applicare le pene alternative alla detenzione, se ritiene che favoriscano la rieducazione del condannato e se non riscontra pericolo di recidiva.