Con l’entrata in vigore del AI Act si stanno aprendo nuove sfide per la professione legale: diventerà fondamentale la supervisione di quanto previsto dalla normativa europea per il rispetto delle garanzie e delle libertà individuali.

L’Osservatorio dell’ Unione Camere Penali Italiane ha organizzato nell’ambito dei sistemi di Ai un convegno che si terrà sabato 17 gennaio, alle ore 10,30, presso la sede di Ucpi di Roma, intitolato “ Giustizia penale, scienza e intelligenza artificiale; La Carta dei valori dell’Unione delle Camere penali italiane”.

Durante la giornata di studio verrà presentato il documento denominato “La Carta dei Valori”: la Magna Charta per l’uso consapevole dei sistemi di AI in ambito forense.

Il documento di Ucpi, articolato in articolato in 21 punti e distinto in premesse, principi, metodi e obiettivi, avrà l’ambiziosa finalità di rappresentare la “bussola” volta ad orientare la disamina delle fonti di produzione normativa (europea e nazionale) e dell’elaborazione del pensiero giuridico nell’ambito che qui interessa.

Il documento, approvato dalla Giunta di Unione Camere Penali Italiane, è stato redatto con l’ausilio dell’Osservatorio “Scienza, processo e intelligenza artificiale”, recentemente istituito in seno a Ucpi stessa.

«L’avvento dell’intelligenza artificiale ha portato con sé un mutamento di paradigma. Il giurista, oggi, non può più fare a meno di avere un approccio multidisciplinare – dice l’avvocato Alessandro Sarti, responsabile nazionale dell’Osservatorio “Scienza, processo e intelligenza artificiale” – si ha bisogno di una conoscenza che sappia articolare i saperi, sappia legarli e renderli complementari».

L’uso dell’intelligenza artificiale come strumento di supporto del lavoro degli operatori del diritto e dei tribunali è ancora in uso sperimentale su tutto il territorio europeo.

L’utilizzo dell’AI avrà un grandissimo impatto per tutti gli operatori del diritto: per i magistrati, per gli avvocati ma anche per il personale della polizia di stato.

Per gli operatori del diritto, resterà fondamentale fissare il focus sulle garanzie dell’equo processo e sul rispetto delle libertà individuali.

«L’intelligenza artificiale e l’evoluzione degli studi scientifici sulla limitata razionalità umana ci impongono nuove sfide. Dobbiamo guardare al futuro con fiducia e lavorare per trovare un punto di equilibrio che consenta di utilizzare l’intelligenza artificiale salvaguardando i diritti fondamentali dell’uomo e i valori costituzionali del giusto processo. Per questo motivo si è sentita la necessità di elaborare “La Carta dei Valori” dell’Unione delle Camere Penali Italiane che ha lo scopo di costituire una “bussola” per orientare le scelte future in tema di giustizia penale, scienza e intelligenza artificiale e per evitare che prevalga una “giustizia esatta” a discapito di una giustizia giusta», spiega Sarti.

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