- Secondo la testimonianza del vicepresidente del Csm, David Ermini, lui stesso aveva avvertito nel maggio 2020 il Quirinale dell’esistenza della loggia e dei verbali di Amara.
- Il Colle, però, ha scelto la linea del silenzio e del non intervento per non interferire con la procura di Milano sia allora che, un anno dopo, quando lo scandalo è scoppiato.
- In attesa di determinare quale sia la verità, i verbali degli interrogatori e delle testimonianze che la procura di Brescia sono stati trasmessi agli ispettori del ministero della Giustizia inviati dalla ministra Marta Cartabia a Milano, al Csm e alla Cassazione.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sapeva dell’esistenza della presunta loggia Ungheria. A informarlo, il 4 maggio 2020, era stato il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, David Ermini in un colloquio personale. Ma non è stato il solo. Anche Piercamillo Davigo avrebbe informato dei verbali il consigliere giuridico del Colle, Stefano Erbani. Come riporta il Corriere della Sera, che ha pubblicato ampi stralci della sua testimonianza resa davanti alla procura di



