Il referendum dell’Anm, che ha dato come risultato la “sconfitta” del sorteggio (votato però dal 42 per cento) come metodo di selezione dei candidati alle elezioni del Csm, ha comunque prodotto un risultato.Tutta

Il Comitato Altra Proposta, composto da magistrati iscritti e non iscritti all’Anm, molti dei quali anche appartenenti ad Articolo 101 (la lista “anticorrenti” entrata all’Anm nella passata tornata elettorale) vogliono «dare un concreto seguito al risultato referendario».

Il gruppo, infatti, adotterà il sorteggio, scegliendo così alcuni candidati alle elezioni del Csm del luglio 2022, seguito da «successive elezioni “primarie” telematiche tra i sorteggiati che abbiano dato la disponibilità alla candidatura, aperte a tutti i magistrati».

I magistrati più votati alle primarie saranno presentati quali candidati alle elezioni.

Il sorteggio è già stato fissato: a Roma, l’8 febbraio alle ore 15, presso la Corte di cassazione nella sede dell’Associazione Nazionale Magistrati si procederà al sorteggio davanti a un notaio.

Sarà interessante valutare gli esiti dell’iniziativa e la partecipazione. Attualmente, infatti, i gruppi associativi storici della magistratura sono a maggioranza contrari al sorteggio, che non è previsto dalla bozza di riforma dell’ordinamento giudiziario che è stata presentata oralmente dalla ministra.

Tuttavia, non è ancora da escludersi del tutto: il centrodestra, infatti, sta spingendo proprio per modificare il ddl introducendo il sorteggio, ritenuto il metodo più idoneo per evitare carrierismo e l’influsso delle correnti. La riforma dovrebbe arrivare in commissione Giustizia dopo il 14 febbraio, per la discussione con i partiti.

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