nulla è cambiato

Santa Maria, nel carcere delle violenze l’acqua potabile non c’è neanche questo Natale

Non solo Santa Maria Capua Vetera: Fabio Anselmo ha seguito da avvocato il caso di Rachid Assarag, detenuto che ha subito numerose violenze in diverse carceri italiane (foto LaPresse)
Non solo Santa Maria Capua Vetera: Fabio Anselmo ha seguito da avvocato il caso di Rachid Assarag, detenuto che ha subito numerose violenze in diverse carceri italiane (foto LaPresse)

 

  • Nel carcere dei pestaggi dell’aprile 2020, spento il clamore mediatico, nulla sembra essere cambiato. L’acqua potabile ancora non c’è. La temperatura esterna è di circa dieci gradi, che però scendono nel corso della notte e le celle non sono riscaldate.
  • Inoltre, è in corso un focolaio di contagi di Covid, con 61 detenuti positivi. Del resto, come ha spiegato la garante dei detenuti di Caserta Emanuela Belcuore, «Un detenuto su tre non è vaccinato, perchè l’obbligo di vaccinazione esiste solo per gli agenti».
  • Che quello che sta per arrivare sia un Natale se possibile ancora più difficile a Santa Maria non lo denuncia solo la garante. Anche la stessa polizia penitenziaria denuncia la gravità della situazione, perchè manca personale per fare la sorveglianza. 

Per continuare a leggere questo articolo