Sabato la nuova riunione per eleggere la giunta, ma non c’è convergenza nè sui nomi nè sul programma. L’ipotesi di proroga dell’uscente Poniz con 4 rappresentanti per gruppo non convince ma è l’unica sul tavolo
- Lo stallo attuale è dovuto all’irrigidimento dei due gruppi con il maggior numero di eletti. Area, con la maggioranza relativa, ritiene il nome di Poniz inscindibile dal suo programma e insiste. Mi chiede «discontinuità» ma non chiude al dialogo.
- «Non ci sono 19 voti per Poniz e nemmeno un programma condiviso. Finirà che ognuno vota il suo capolista e un niente di fatto», si dice in Autonomia e Indipendenza. Anche Articolo 101 è scettico sulla riuscita dell’assemblea: «Non c’è ombra nè di programma nè di una giunta».
- Una eventuale non scelta, tuttavia, rappresenterebbe una sconfitta per chi auspicava un cambiamento radicale delle logiche che guidano il sindacato delle toghe: la certificazione dell’impasse in cui galleggia la magistratura.