- Nel 2019 il governo Conte I aveva introdotto il blocco della prescrizione dei reati dopo la sentenza di primo grado. Tuttavia il ministro Bonafede a marzo 2020 ha promosso un disegno di legge delega per «assicurare la celere definizione dei giudizi di impugnazione» (in appello e cassazione).
- A tutt’oggi tale disegno di legge giace impantanato in commissione Giustizia alla Camera. La “riforma Cartabia” assume la forma di una raffica di emendamenti a tale disegno di legge. Il suo scopo è abrogare la legge del 2019 e reintrodurre, cambiandole nome, la prescrizione in una forma piuttosto drastica.
- Questo può sembrare mettere il carro davanti ai buoi: prima si affrontano le cause, poi si vedranno gli effetti. Ma in un certo senso non lo è. I processi troppo lenti decadono, trascinando nel nulla anche l’esito del processo di primo grado. Doloroso, ammettono alcuni, ma necessario. Necessario a cosa? Qui entra in ballo il governo Draghi.
La riforma della prescrizione e le aspettative irrealistiche di Cartabia
27 luglio 2021 • 17:05Aggiornato, 27 luglio 2021 • 17:13