Il guardasigilli ha sostenuto che il sovraffollamento è colpa di una «immigrazione massiccia». Ma la percentuale di detenuti stranieri è calata e il governo ha rivendicato di aver ridotto i flussi
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha individuato il nuovo capro espiatorio per spiegare il sovraffollamento nelle carceri: i migranti. Anche a costo non solo di confutare i dati ministeriali, ma di smentire anche i successi vantati dal suo stesso governo. «C’è stata una immigrazione massiccia che ha portato a una popolazione carceraria di detenuti stranieri che supera da noi il 30 per cento, in alcune realtà addirittura il 50 per cento, per reati contro il patrimonio, connessi essenzial



