- In dodici giorni, tre Dpcm. Ancora una volta, prima che potessero verificarsi gli effetti del decreto precedente, il Presidente del Consiglio è intervenuto nuovamente con misure più restrittive di quelle disposte una settimana prima.
- Nuove limitazioni sono decise senza disporre di elementi per poter valutare che ognuna di esse sia davvero necessaria (non semplicemente utile), proporzionata rispetto allo scopo e meno penalizzante possibile, anche a seguito di un bilanciamento di interessi.
- A differenza dei mesi scorsi, oggi le persone sanno che c’era il tempo di arrivare preparati alla seconda ondata, capiscono che non si è fatto quanto dovuto – dalle terapie intensive ai tracciatori dei contagi – e non è più disposta a pagare le inefficienze della cabina di comando.
Lo scopo del Dpcm è scaricare la responsabilità sui cittadini
25 ottobre 2020 • 18:06Aggiornato, 25 ottobre 2020 • 18:08