Cosa cambia con Enrico Letta

Per il Pd le correnti sono meglio che l’unanimismo

  • Negli anni della “prima repubblica”, tutti i partiti erano divisi in correnti, anche i più piccoli salvo uno, il Partito comunista, compatto e monolitico dietro il suo leader.
  • All’epoca, si levavano critiche feroci al Pci perché era guidato dal principio del centralismo democratico e dal connesso divieto di “frazionismo”.
  • Oggi, invece, si demonizzano le diversità di opinioni, considerandole solo un veicolo per gretti interessi di conventicola, di clan, di “tribù”. Sotto sotto, circola ancora il fastidio per il conflitto, considerato un male e non un lievito della democrazia.

Il Pd ha acclamato Enrico Letta con appena due voti contrari e quattro astensioni. Le correnti interne si sono acquietate di fronte ad un candidato che svetta per sguardo lungo, autorevolezza e passione priva di ambizione; vedremo poi, quanto a forza e scaltrezza -  golpe e lione, diceva un antico fiorentino  - doti che comunque sono necessarie in politica. La lotta per il potere è connaturata alla politica,  sia all’esterno che all’ interno dei partiti. E’ proprio per conquistare il controll

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