Domani è nato dalla convinzione che in Italia ci fosse bisogno di un giornalismo indipendente, nuovo, che combinasse inchiesta e approfondimento. Dal 2020 a oggi Domani ha iniziato a crescere come una comunità di persone che produce informazione.

Al centro ci sono i giornalisti: abbiamo scelto di concentrarci sull’inchiesta e l’approfondimento, convinti che non servisse produrre altro rumore di fondo. Ce n’è già troppo.

Grazie al sostegno dei nostri abbonati, abbiamo fatto inchieste sulla politica, sulla magistratura, su abusi di ogni genere, come i pestaggi di stato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

I lettori, poi, hanno potuto finanziare specifici progetti di inchiesta a cui tenevano particolarmente – dal processo Ilva agli abusi nella Chiesa alla vita quotidiana in carcere – perché siamo convinti che un giornalismo efficace si costruisca insieme, un passo per volta.

Dalle newsletter ai podcast agli eventi: tutto quello che facciamo nasce da un continuo scambio con i lettori, perché oggi un giornale ha senso soltanto come punto di incontro tra competenze ed esperienze diverse. Molti lettori si limitano a leggere, altri contribuiscono: mandano lettere, partecipano agli eventi, mettono a disposizione le loro competenze…

Dal Covid alla guerra in Ucraina all’inflazione, Domani ha costruito una rete di collaboratori autorevoli che permette di discutere le grandi questioni con competenza e pacatezza, per dare elementi di comprensione invece che facili slogan da ripetere. Dalla rete di esperti di Domani è nato l’allegato di geopolitica Scenari, che spiega le grandi questioni della politica internazionale.

Il nostro giornale è diventato l’albero dal quale germogliano sempre nuovi rami, per espandere la comunità di Domani: ci sono le newsletter, gli allegati come Scenari e Domani Fumetti, da poco anche Finzioni dedicato ai racconti e alla nuova scrittura, altri arriveranno.

In un mondo dove di informazione ce n’è fin troppa, molti pensano che abbonarsi a un giornale sia uno spreco di tempo e risorse.

Noi crediamo che sia il primo atto di una consapevole partecipazione alla vita democratica: non si tratta di comprare un prodotto, ma di appartenere a una comunità di persone che crede che questo paese si migliori con la conoscenza e la consapevolezza. Perché soltanto cittadini consapevoli possono essere protagonisti e responsabili.

Domani è nato per promuovere un’idea più equa e sostenibile del paese, per creare uno spazio in cui discutere delle proposte di cambiamento radicale di cui abbiamo bisogno per affrontare le nostre emergenze croniche, dalla crisi climatica alle discriminazioni, alle disuguaglianze tra generi e generazioni. Per farlo servono idee e partecipazione.

L’abbonamento annuale a Domani è il primo passo verso il cambiamento.

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