Finanziamento illecito, sequestro di persona, falso, peculato, frodi in pubbliche forniture, riciclaggio, corruzione internazionale e semplice. Dall’elenco è certamente sfuggito qualcosa, ma già così la lista delle ipotesi di reato che riguardano la Lega di Matteo Salvini è da brividi. L’ex ministro è accusato di sequestro per il blocco delle navi Gregoretti e Open Arms.

Il tesoriere del partito, Giulio Centemero, è sotto processo a Milano per finanziamento illegale al partito, a Roma per lo stesso motivo pende su di lui una richiesta di rinvio a giudizio. I commercialisti del partito, scelti da Centemero e Salvini, sono ai domiciliari per aver distratto fondi pubblici della regione Lombardia, detta in estrema sintesi, in realtà la storia è molto più grave e conduce al mistero dei 49 milioni di euro, il tesoro messo in cassa dal vecchio tesoriere Francesco Belsito orchestrando una truffa sui rimborsi elettorali quando Umberto Bossi era il capo supremo e la Lega era la Lega Nord.

C’è poi Attilio Fontana: il presidente della regione Lombardia indagato per la storia dei camici anti Covid: non solo una storia di favori tra parenti e risorse pubbliche, anche un giallo che conduce in Svizzera, nei conti segreti di cui i suoi elettori non sapevano nulla fino a poco tempo fa.

Ora, non consideriamo la posizione di Armando Siri (nel curriculum un patteggiamento per bancarotta che non ha fermato Salvini dal nominarlo suo consigliere economico per la rivoluzione fiscale e ideologo della flat tax) indagato a Roma e Milano, per varie ed eventuali. E non consideriamo l’inchiesta sulla trattativa condotta a Mosca da Gianluca Savoini (consigliere e fedelissimo di Salvini) all’hotel Metropol per portare nelle casse della Lega un maxi finanziamento dagli amici di Vladimir Putin: l’inchiesta giornalistica che lo ha svelato per prima ha portato la procura di Milano all’apertura di un fascicolo per corruzione internazionale.

Le prossime puntate

Lasciamo perdere questi ultimi due intrighi, ma pur lasciandoli da parte resta da capire come potrà il partito democratico, e i 5 Stelle, digerire tutto questo con un governo insieme a Salvini. Cosa accadrà quando, non molto in là nel tempo, alcune di queste indagini verranno chiuse, dettagli nuovi emergeranno e chissà quale intrallazzo inedito scopriremo?

Quando è scoppiato il caso Lombardia Film Commission, con i commercialisti della Lega arrestati e il denaro pubblico sperperato, Pd e grillini hanno picchiato duramente: dallo sfottò social alle interrogazioni parlamentari hanno dato del filo da torcere a Salvini e i suoi indagati.

Sarà una maggioranza allargata appesa anche ai guai della Lega e ai misteri che avvolgono alcune vicende sulla gestione delle finanze interne al partito. Misteri su quali ancora si indaga: che fine hanno fatto i 49 milioni? Sarebbe imbarazzante se la domanda venisse posta all’alleato sovranista durante una riunione su come spendere i fondi del recovery (magari) della prossima maggioranza allargata, coagulata attorno a Mario Draghi. Salvini e nessuno altro risponderebbe, come hanno sempre fatto con le domande scomode.

L’inchiesta di Genova che sta cercando di fare luce sulla destinazione di parte di quei soldi: dopo anni di verifiche, il 2021 potrebbe essere l’ultimo in cui l’inchiesta verrà chiusa. Possibile fare finta di niente? Cosa succederà in un governo con la Lega dentro? Gli alleati democratici e grillini staranno zitti pur di farlo durare?

Per capirlo non resta che aspettare, le scadenze sono dietro l’angolo: a partire dalla richiesta di giudizio immediato dei commercialisti della Lega e sospettati di aver gestito milioni di euro del partito, anche parte dei 49 milioni di euro. Non ci vorrà molto e inizierà il processo. Sarà curioso capire se tra i testimoni troveremo il leader che li ha assunti, il loro amico Matteo Salvini: nel frattempo, con tutta probabilità, di nuovo al governo con la Lega “europeista”.

Il tempo porrà davanti sfide titaniche: come mettere d’accordo Salvini e Zingaretti sui migranti. Difficile dialogare con chi è accusato di aver bloccato i porti e sequestrato sulle navi, pure militari italiane, centinaia disperati devastati da guerre, torture e fame.

© Riproduzione riservata