- Che la classe dirigente del Nazareno sia subalterna a un premier che appare inadeguato ad affrontare sfide epocali come la pandemia e la gestione del Recovery Fund è disamina non del tutto scorretta.
- E neppure sbaglia chi dice che Nicola Zingaretti e i suoi colonnelli soffrano di una cronica mancanza di audacia, e di un’idiosincrasia all’azione simile a quella dei personaggi di Samuel Beckett.
- Ma le analisi se parziali possono condurre a sentenze ingenerose, soprattutto se non si allarga il contesto e non si conoscono bene le carte in mano ai leader. Sbirciando con attenzione, si scopre così che il Partito democratico sta partecipando a una partita difficilissima senza avere né punti decenti né assi nella manica.
Alleanze e debolezze, ecco perché il Pd non può abbandonare Conte
09 gennaio 2021 • 07:00Aggiornato, 09 gennaio 2021 • 11:29