Dobbiamo fare come l'Inghilterra, quando si parla di vaccini. E finalmente qualcosa si muove nella giusta direzione almeno in Lombardia: stiamo facendo come gli inglesi, nel senso che abbiamo anche noi la nostra Principessa del Popolo. No, non Beppe Sala (che pure ci prova da anni): la nostra Diana di like e di governo è sempre lei, Chiara Ferragni.

Aveva appena iniziato a intrattenerci con la sua seconda gravidanza, ma il populismo social richiede un vasto programma: metà “sono come voi, devo allattare” metà “sono una privilegiata, ma uso i miei privilegi per il Paese”.

Insomma, Ferragni ha utilizzato la sua egemonia mediatica per far vaccinare la nonna di Fedez, ultraottantenne in attesa da mesi come moltissimi altri in Lombardia. Lombardia che si è spaventata per le stories di Chiara che denunziavano il disservizio, e che ha subito rimediato. Ne sarà stato felice il generale Figliuolo, che poche ore prima era venuto a Milano per cazziare Fontana e Moratti: forse bastava fare due post su Instagram, ma forse non ha una nonna.

I sudditi di Chiara Spencer hanno prontamente celebrato il coraggioso gesto, chiedendo a gran voce che venga fatta ministro o almeno assessore alla sanità: sono gli stessi sudditi che l'anno scorso chiedevano a gran voce la testa di nonna Luciana, che in una diretta radio aveva detto che le manca Mussolini e che ci vorrebbe un'altra marcia su Roma.

Sono anche gli stessi che tuttora chiedono a gran voce la testa di Andrea Scanzi, colpevole di aver fatto un paio di telefonate e aver ricevuto un vaccino (che non gli spettava, ma il problema qui è che alcune telefonate e alcune storie su Instagram valgono più di altre).

Siamo tutti contenti che la nonna di Fedez abbia ricevuto la sua dose di Pfizer, e che Ferragni – nel lungo post in cui ha raccontato questa storia – non abbia mai usato “siero” come sinonimo di “vaccino” (battaglia persa con gli altri editorialisti italiani): siamo un po' meno felici che per tutti gli altri non sia cambiato nulla, visto che la Moratti – tre ore dopo il post di Chiara, e probabilmente terrorizzata – ha deliberato che tutti gli over80 potranno presentarsi anche senza appuntamento al centro vaccinale più vicino: un bell'assembramento e non ci pensiamo più.

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