- Che Berlusconi scambi messaggi affettuosissimi con lo zar del Cremlino e lo consideri uno dei suoi migliori amici non è una questione privata bensì politica, perché il Cavaliere è (ancora) un rappresentante della nazione. E Putin, oggi, è un nostro nemico.
- Quanto accaduto dimostra che l’alleanza di destra non ha le carte in regola per governare una nazione europea e occidentale.
- Se oggi è Berlusconi sulla graticola, domani potrà essere Salvini che non viene mondato dalle sue frequentazioni moscovite e dalle sua magliette pro-Putin
Le esternazioni di Berlusconi su Putin e Zelensky fanno piazza pulita di una serie di commenti e analisi che sono fioriti negli ultimi mesi. Mentre quasi tutta la stampa era ossessionata dall’individuare nel reprobo Giuseppe Conte ammiccamenti filo-putiniani e financo tradimenti della collocazione internazionale ed europea dell’Italia, quando invece il M5s ha votato tutte le risoluzioni del governo in merito, nulla si diceva di Salvini e di Berlusconi, nonché del recente passato della stessa Me


