- Qualsiasi organizzazione che si presenta ripetutamente con uno stesso marchio alle elezioni per conquistare cariche elettive e influire quindi sul corso delle politiche pubbliche è un partito. I movimenti sono un’altra cosa.
- Ma la linea politica è decisa. I 5 Stelle si sono compiutamente riallineati verso il centrosinistra, come il loro residuo elettorato, ritornando alle origini.
- Le principali “tesi programmatiche” enunciate da Vito Crimi e poi ripetute più volte, sarebbero quasi tutte sottoscrivibili (e raccontate più o meno nello stesso modo) da qualsiasi bravo segretario regionale del Pd.
Da tempo i Cinque stelle girano intorno a un problema nominalistico inconsistente eretto a questione identitaria. Per chi fa il mio mestiere, qualsiasi organizzazione che si presenta ripetutamente con uno stesso marchio alle elezioni per conquistare cariche elettive e influire quindi sul corso delle politiche pubbliche è un partito. I movimenti sono un’altra cosa. Non si presentano alle elezioni e non devono selezionare candidati. Proprio per questo, non hanno bisogno di regole e gerarchie, pos


