- Quando Sergio Mattarella ha incaricato Mario Draghi di formare un governo, ha innescato un processo di evoluzione del sistema dei partiti i cui frutti si iniziano a vedere con queste elezioni amministrative.
- Draghi ha di che essere soddisfatto. Il progetto sovranista di Matteo Salvini si è definitivamente dissolto. Giorgia Meloni però non sembra pronta o capace di prenderne il posto. Lo stallo apre spazi al centro, come indica il risultato di Carlo Calenda.
- Il Pd ha vinto e può vincere ai ballottaggi in quanto partito dell’amministrazione responsabile, e a questo Pd i Cinque stelle sono utili, ma forse non indispensabili.
Quando Sergio Mattarella ha incaricato Mario Draghi di formare un governo, ha innescato un processo di evoluzione del sistema dei partiti i cui frutti si iniziano a vedere con queste elezioni amministrative. I primi risultati sono quelli più funzionali al progetto di Mattarella e Draghi, cioè ancorare il paese a valori europei e garantire capacità amministrativa nell’uscita dalla pandemia che prevede la gestione dei fondi europei del Pnrr. Draghi ha di che essere soddisfatto. Il progetto sovr



