il dossier amnesty

Tre anni di governo Meloni, diritti umani in caduta libera

Come non definire autoritario un insieme di norme - quelle sulla sicurezza - che ha inasprito le pene per diversi reati e ha introdotto ben 14 nuove fattispecie di illeciti? Né può essere usato un termine diverso per le modalità con cui è stato gestito l’ordine pubblico durante le ricorrenti manifestazioni, soprattutto quelle in solidarietà con i palestinesi. Per non parlare dei giornalisti e degli attivisti spiati, delle norme sullo stupro, dei centri in Albania… Ecco cosa dice l’ultimo rapporto Amnesty a riguardo

Il 25 novembre avrebbe potuto essere una delle poche buone giornate per i diritti umani degli ultimi tre anni: dopo un voto unanime alla Camera, il Senato si apprestava a colmare 12 anni di ritardo rispetto ai suoi obblighi internazionali (persino pochi, in confronto ai 29 attesi per introdurre il reato di tortura) modificando la normativa interna in materia di stupro attraverso l’introduzione del principio del consenso. Sappiamo com’è andata: con un rinvio di mesi, giustificato dal consueto uso

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