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Anche se Bagnai si converte all’euro, Pd e Lega restano agli antipodi

  • Ora perfino la Lega sostiene Draghi. La conversione europeista, se sincera, è benvenuta. Ma anche se non fosse sincera, è probabile che sia comunque definitiva
  • Perché l’Europa adesso fa politiche espansive; perché la Lega ha una forte base imprenditoriale, che non ha (più) interesse a sganciarsi dall’euro. Il sovranismo non conviene più.
  • Tutto bene quindi? Non proprio. La Lega rimane su posizioni opposte a quelle del Pd su molti temi fondamentali, a partire dalla gestione della pandemia. O sulla riforma fiscale o i diritti civili.

In questi anni si è combattuta sul piano culturale e politico una battaglia decisiva per l’Italia, e per l’Europa. La battaglia sull’euro. Da una parte, si raccontava che il declino economico italiano dipendeva dall’ingresso nella moneta unica. Era colpa degli altri: dei tedeschi, delle regole europee. Il principale divulgatore di questa tesi è stato Alberto Bagnai, un collega della mia università che adesso è il responsabile economico della Lega. Anche grazie anche a questa scelta di campo,

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