- Poco prima della giornata della memoria è uscito un libro di una autrice canadese, secondo la quale la spia che avrebbe venduto i Frank ai nazisti, sarebbe Arnold van den Bergh, uno dei leader degli ebrei di Amsterdam e membro del Jewish Council della stessa città.
- Anche prendendo per buoni i fini con cui è stato realizzato il libro, senza filtri di alcun genere, è stato riproposto il mito dell’ebreo colpevole e corresponsabile del suo stesso genocidio.
- I più acerrimi nemici della Shoah, non sono il negazionismo o l’uso politico della storia, ma chi banalizza e trivializza il genocidio degli ebrei.
Durante le lunghe celebrazioni di questo 27 gennaio, sono rimasto indignato per come sia stata proposta al grande pubblico la notizia sulla presunta scoperta del colpevole della delazione che ha permesso ai nazisti di scoprire il rifugio di Anna Frank e della sua famiglia. Poco prima della giornata della memoria è uscito un libro di una autrice canadese, Rosemary Sullivan, secondo la quale la spia che avrebbe venduto i Frank ai nazisti, sarebbe Arnold van den Bergh, uno dei leader degli ebre



