Il senso della resistenza

L’Anpi, l’Onu e la fine della democrazia europea come l’abbiamo conosciuta

  • Mia madre mi ha sempre detto di avere fatto la staffetta partigiana. Mai mi disse di avere combattuto. Dagli archivi storici ho scoperto, dopo la sua morte, che è stata gappista
  • Troppi sono contenti, di essere tornati alla forza bruta come misuratrice e operatrice di giustizia. 
  • Seguendo questa logica, l’unico modo per essere sicuri, in un mondo pieno di tensioni e di interessi sporchi e di follia, è armarsi fino ai denti tutti e tutte, ed essere pronti tutti e tutte in ogni momento a mandare i propri figli a morire.

Chi da noi aveva fatto la Resistenza armata, di cui l’Anpi è la principale erede, scrisse nella Costituzione della Repubblica che l’Italia ripudia la guerra. Ripudiare, per la Treccani, significa «non riconoscere più come proprio qualcosa che pur è nostro (o lo era fino a quel momento)». Non riconobbero più come proprio uno strumento che avevano usato, anche se grazie anche quello avevano vinto. La Resistenza non è stata solo guerra, ma anche scioperi operai, boicottaggi, disubbidienza civile

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